Fantascienza e maternità
Un connubio possibile
11 Luglio 2024 – Nascita, Medical HumanitiesTempo di lettura: 6 minuti
11 Luglio 2024
Nascita, Medical Humanities
Tempo di lettura: 6 minuti
In occasione della Festa della Mamma, la poetessa italo-americana Chloe Yelena Miller ha proposto uno stimolante ciclo d’incontri presso la libreria indipendente Politics and Prose di Washington DC in compagnia di due scrittrici americane, Rachel Yoder e Yael Goldstein Love, intitolato “Motherhood is out of This World”. L’interesse delle due autrici per la narrativa speculativa non è nuovo se si pensa che più di duecento anni fa, nel 1818, Mary Shelley – figlia di Mary Wollstonecraft, autrice progressista e attivista per i diritti delle donne – dava alle stampe il suo celebre romanzo Frankenstein. Tuttavia, è interessante notare come
nel corso degli ultimi anni la fantascienza sia diventata un genere privilegiato per trattare con successo e in maniera inedita i temi della maternità, del parto e del post-parto in chiave femminista.
Nel 2021, Rachel Yoder – di recente ospite anche nell’ambito della rassegna ChiassoLetteraria – dà alle stampe il suo romanzo di esordio Nightbitch (tradotto e pubblicato in italiano con il titolo Bestia di notte), nel 2023, Yael Goldstein Love pubblica il suo terzo libro The Possibilities, mentre lo stesso anno esce Reproduction di Louisa Hall, un romanzo che intreccia le gravidanze e gli aborti spontanei della protagonista con la vita e l’opera di Mary Shelley.
La maternità nelle sue molteplici sfaccettature è stata esplorata sotto vari punti di vista nel corso degli ultimi anni, tanto che alcune ricercatrici hanno ipotizzato che stia diventando un vero e proprio genere letterario (Blackwood, 2018; Elkin, 2018, Livingstone, 2023). Tuttavia, rispetto ad altri romanzi, mémoires e testi ibridi apparsi di recente, i libri di Yoder, Goldstin Love e Hall offrono uno spaccato sulla maternità che, pur attingendo alle esperienze autobiografiche dalle autrici, viene trasposto in chiave letteraria attraverso un genere che, almeno in apparenza, ha ben poco di realistico.
La protagonista di Nightbitch, dopo aver vissuto l’esperienza del parto e del post-parto ed essere stata trascinata nella giostra emotiva che ne consegue, descrive la sua progressiva e profonda metamorfosi in cane, finendo per ritrovare inaspettatamente la propria libertà e creatività artistica e per abbracciare il lato più viscerale della maternità cui aveva tentato, invano, di fuggire. Sperimentando le possibilità offerte dalle teorie quantistiche, alla madre di The Possibilities si aprono invece infinite porte su realtà parallele, inserendosi in un filone di successo esplorato da recenti serie televisive quali Stranger Things, Dark e Outer Range. Dal canto suo, Reproduction ripercorre i vissuti di gravidanze, parti e aborti spontanei del personaggio principale, intrecciandoli alle vicende riproduttive dei libri scritti dalla madre della fantascienza, Mary Shelley.
Il genere fantascientifico, in apparenza lontano dalle sfide della vita reale, offre uno spaccato fattuale della condizione materna nel mondo contemporaneo, permettendo a chi legge di immedesimarsi facilmente nelle vicende narrate.
Infatti, anche coloro che solitamente non apprezzano questo genere letterario e che non hanno vissuto l’esperienza della maternità vengono catturati dalla trama, a tratti inquietante, delle storie. Gli intenti femministi delle autrici traspaiono chiaramente dalle pagine di questi libri e il senso di alienazione, ambivalenza e solitudine provati delle protagoniste sono percepiti in maniera quasi fisica anche da chi legge. Aspetti primordiali e scabrosi vengono narrati senza indugio, elevandoli a veri e propri temi letterari, degni di essere finalmente raccontati.
A partire dal 6 dicembre 2024 sarà possibile vedere anche la trasposizione cinematografica di Nightbitch, diretta da Marielle Heller, con Amy Adams nel ruolo della protagonista. Per la sua performance, l’attrice riceverà il RIFF Tribute Performer Award al prossimo Festival Internazionale del Film di Toronto (5-15 settembre 2024) dove il lungometraggio sarà presentato in anteprima.
Forse non si tratta dei consueti consigli di letture estive da portare sotto l’ombrellone, ma tutti coloro che sono incuriositi da queste tematiche – trattate in maniera insolita e originale – e sono disposti a uscire dalla propria comfort zone, rimarranno sicuramente affascinati da questi romanzi avvincenti e imprevedibili e dalla prosa schietta delle tre autrici americane.
Bibliografia
S. Blackwood, Sarah, “Is Motherhood a Genre?” Blog. Los Angeles Review of Books, 2018, https://blog.lareviewofbooks.org/essays/motherhood-genre/.
L. Elkin, “Why All the Books About Motherhood?” The Paris Review, 2018, https://www.theparisreview.org/blog/2018/07/17/why-all-the-books-about-motherhood/.
Y. Goldstein Love, The Possibilities, Penguin Random House, New York, 2023.
L. Hall, Reproduction, HarperCollins, New York, 2023.
V. Livingstone, «Motherhood Narratives as Genre», Narratives of Pregnancy, Birth and Postpartum I. Seminario organizzato e moderato da Laura Lazzari. Niagara Falls NY: Convegno annuale della Northest Modern Language Association, 23 marzo 2023.
C. Y. Miller, Viable, Withman, Lily Poetry Review Books, Whitman, 2021.
M. Shelley, Frankenstein, traduzione di Luca Lamberti, Einaudi, Torino, 2016.
M. Wollstonecraft, Sui diritti delle donne, a cura di Barbara Antonucci, con una prefazione di Valeria Parrella, Rizzoli, Milano, 2022.
R. Yoder, Nightbitch, Anchor Books, New York, 2021.
Film
Dark, Baran Bo Odar, Netflix, 2017.
Stranger Things, Matt e Ross Duffer, Netflix, 2016.
Outer Range, Brian Watkins, Amazon Prime, 2022.
Nightbitch, Marielle Heller, Searchlight Pictures, 2024.
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