Anna Uccelli

Nata e cresciuta in Ticino, dopo il liceo frequenta l’Università di Bologna, dove studia al DAMS (Discipline delle arti, musica e spettacolo) con una particolare attenzione per il cinema. Durante l’ultimo anno della laurea triennale segue un corso obbligatorio di antropologia culturale. È un’esperienza che accende in lei l’interesse e la passione per questa disciplina. Anna decide, quindi, di intraprendere questo percorso anche a livello universitario, conseguendo un master in antropologia culturale ed etnologia, sempre a Bologna. Inizia così a scoprire un nuovo modo di vedere le cose, con una nuova metodologia. Segue corsi di antropologia visuale, antropologia linguistica e antropologia storica, ma il corso che la colpisce maggiormente è quello di antropologia del corpo e della malattia. È su questo tema che basa il suo progetto di tesi sulla Malattia Leventinese. Nel corso della sua carriera universitaria è sempre stata interessata alle storie degli altri. Se il cinema è un modo per raccontarle, l’antropologia e la ricerca sul campo sono un modo per avvicinarsi alle persone e raccogliere le loro storie. Ciò che affascina Anna è la possibilità di dare voce a chi non ce l’ha, di mostrare altri modi di vedere determinate situazioni mettendo gli ultimi al centro dell’attenzione.